Il caso di Denise chiama alla memoria la bimba scomparsa dal 1996
Ester e Anna Maria Cavani, primo giugno 2004, Modena. Francesco Bruno, 29 giugno 1999, Roma. Angela Celentano, 10 agosto 1996, Vico Equense, Napoli. Denise Pipitone, primo settembre 2004, Mazara del Vallo, Trapani. Sono solo alcuni dei nomi degli 890 bambini italiani e stranieri scomparsi nel nostro paese, secondo un dato del Viminale.
Le famiglie di questi bambini non smettono di cercare, tengono alta l’attenzione dei media con iniziative e grazie ad internet mostrano come sarebbero oggi questi bambini. Le notizie che si susseguono in queste ore sulla piccola ritrovata in Grecia che potrebbe essere Denise, richiamano alla memoria la storia di Angela Celentano. L’11 giugno in occasione del 15° compleanno i genitori di Angela hanno lanciato in aria 4321 palloncini, tanti quanti i giorni di assenza della piccola da casa.
La mattina del 10 Agosto del ’96, Angela, 3 anni, con i genitori ed altre 40 persone, è alla gita annuale al Monte Faito organizzata dalla Comunità Evangelica. Poco dopo le 11, il padre, un operaio, si accorge che la figlia non è più lì intorno a giocare.
Un bimbo di 11 anni, Renato, racconta di essere sceso poco prima assieme ad Angela, per il sentiero che porta al parcheggio, per posare in macchina il suo pallone. Ha pregato Angela di non seguirlo, ma la bambina non si è lasciata convincere. A metà discesa il sentiero si incrocia con un altro trasversale: qui Renato ha ripetuto ad Angela di tornare indietro dalla mamma, quindi ha continuato da solo la sua discesa. Lasciata la palla in macchina è tornato verso il resto della comunità senza incontrare nessuno.
Tutti i presenti iniziano a cercare Angela. Nella zona ci sono molti gitanti, ma nessuno sembra averla vista. I genitori non Lasciano il luogo della scomparsa e nel frattempo intervengono i carabinieri, la guardia di finanza, la polizia,l’esercito, unità cinofile ed elicotteri, sotto la direzione della Prefettura di Napoli.
Gli inquirenti capiscono che Angela non è più in quella zona. I carabinieri ascoltano le testimonianzae e guardano le immagini del filmato girato poco prima della scomparsa. Arrivano molte segnalazioni quasi tutte anonime, vengono perquisite case e ville della zona. Il 19 Agosto arriva a casa di Angela una telefonata in cui si sente solo un pianto disperato di bambina.
Un misterioso testimone invita a ricercare il perchè di questa scomparsa nella Comunità Evangelica. Un mese dopo i carabinieri vengono a sapere che un altro bambino, Luca di 12 anni, ha incontrato quel giorno Renato assieme ad Angela mentre risaliva il sentiero. Luca dice di aver invitato l’amichetto a riportare la bambina alla madre, offrendosi lui stesso di farlo. Renato non gli avrebbe dato ascolto, ed avrebbe continuato a scendere con Angela verso il parcheggio.
Luca sostiene di non aver mai raccontato questo particolare perché tutti sapevano che l’ultimo ad aver visto la bambina era stato proprio Renato. La versione di Renato contrasta con quanto dice Luca, per questo i due bambini sono stati messi a confronto ed interrogati separatamente alla presenza dei magistrati, ma alla fine le loro posizioni sono rimaste le stesse e sempre contrastanti.
A febbraio scorso è arrivata la segnalazione di una bambina che poteva essere Angela, ritrovata in un campo rom nel napoletano, ma gli esami del dna hanno dato esito negativo. La scomparsa di Angela ancora oggi è un mistero.
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