Se oggi i giovani appaiono più violenti di un tempo e in età più precoce ciò non dipende dalla natura umana, che è sempre la stessa; ma dall’ambiente in cui vivono e crescono, dal tipo di educazione che ricevono e che non ricevono negli anni formativi della crescita. Certamente un neonato del ventunesimo secolo non nasce più violento di un neonato del diciottesimo secolo: all’origine entranbi sono potenzialmente violenti, ancora incapaci di tollerare il dolore, di gestire le frustrazioni, di reagire alla paura in modi efficaci. Il punto cruciale è un’altro: se cioè ha un senso abbandonare bambini e ragazzi ai propri impulsi e non piuttosto dar loro dei validi strumenti cognitivi, emotivi, culturali per riconoscerli e amministrarli.
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